Inbox sta per arrivare a fine corsa, parola di Google. Pochi giorni fa è apparsa la notizia sul blog ufficiale della casa di Mountain View. Insieme alla fine dello sviluppo dell’app annuncia anche le prossime linee di sviluppo, che si concentreranno maggiormente su Gmail.

A dire il vero Inbox è sempre stata un’app utilizzata da pochi amatori, nonostante la grande utilità di alcune sue caratteristiche fin dalla sua comparsa. Da una parte è un sostanziale equivalente di Gmail, ma con alcune caratteristiche che la rendevano, fino a poco tempo fa, distinta e maggiormente versatile.

Ho apprezzato da subito la possibilità di posticipare una mail ricevuta a data e ora prefissate o personalizzate. Nelle giornate in cui le mail si infittiscono, lo stratagemma di segnarle nuovamente come da leggere non sempre aiuta a ricordare le priorità di lavoro. Inoltre, la funzione di Pin up, che permette di appuntare in alto alcune mail, facilita la ricerca dei messaggi contrassegnati.

Funzionalità trasferite in Gmail

Già con l’introduzione del nuovo Gmail ad aprile 2018, diverse di queste caratteristiche sono entrate a farne parte con rilascio graduale. Ora anche in questo client troviamo la possibilità di posticipare le mail, insieme ad una nuova sezione che raggruppa le mail posticipate. Per di più, la nuova integrazione di Calendar, Keep e Tasks nella versione web di Gmail consente di gestire al meglio le ‘cose da fare’. Con un click possiamo trasformare una mail in un evento, aggiungerla a Tasks, esportarla in una nota di Keep (e da qui eventualmente in Drive…).

Un addio quindi, quello di Inbox, che non lascia vuoti. Concluso il percorso di sperimentazione, lascia ora il posto all’implementazione stabile delle caratteristiche migliori in Gmail.

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